北京人 Běijīng rén

Racconti di viaggi in giro per la Cina (e il mondo) di uno che è rimasto a Pechino troppo tempo…

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Litang (理塘), Sichuan, Cina

La Peace Guesthouse (in cinese: 和平宾馆) a LITANG. Wechat ID di Longlife(manager della Peace Guesthouse): Longlife868

La Peace Guesthouse (in cinese: 和平宾馆) a Litang (nella regione cinese del Sichuan). Wechat ID di Longlife(manager della pensione): Longlife868

Arrivo a Litang il 27 gennaio 2018 e alloggio presso una pensione/ostello che ho trovato su wikitravel.org: la pensione si dice sia gestita dal ‘mitico’ Longlife (ed in effetti è gestita da lui) e si chiama Peace Guesthouse (in cinese: 和平宾馆) ed è in Cheng Dong He Lu N. 45 (in cinese: 城东河路45号). Da non confondere con un altro ostello che in inglese si chiama anche ‘Peace Guesthouse’ ma in cinese ha un nome diverso (si chiama: 平安涉外旅馆) ed è in Xingfu East Road N.345 (幸福东路345号), a 300 metri dall’ostello di Longlife. Entrambe vicine alla vecchia stazione degli autobus (infatti ne esiste anche una nuova a un paio di chilometri dal centro città che si chiama 康南客运中心,cioè Kang Nan Passenger Transport Center o semplicemente 新车站, nuova autostazione, ed è da dove partono i pullman per Daocheng).
Il contatto Wechat di Longlife per chi volesse maggiori informazioni o non riuscisse a trovare l’ostello è: Longlife868
All’arrivo all’ostello la reception è totalmente incustodita (non si vede anima viva) ma 10 minuti dopo aver contattato Longlife su Wechat arriva una signora(la moglie?) che mi mostra la stanza (una camera a dieci letti occupata solo da me e da un’altra persona) a 30 yuan a notte.
La camera che mi viene data sembra essere stata una ‘casa da te’ (c’è l’insegna ‘茶馆’ all’ingresso), con tanto di bancone e scaffali dietro al bancone.
La stanza non ha riscaldamento (fuori ci sono temperature che vanno sottozero di notte), ma in compenso i letti hanno coperte elettriche. Oh, e il bagno è alla turca…ma che pretendi ? Questa è una cittadina di 50000 anime completamente tagliata fuori dai benefici della moderna civilizzazione (o quasi, sto esagerando): per tutto il pomeriggio (per dire) non c’è stata corrente elettrica (la corrente è mancata in tutta la città a causa di un black out mi dicono :O) ed è stata ripristinata nella pensione verso le 19:00 solo grazie a un generatore a gasolio.

Vicino la residenza del settimo Dalai Lama

Vicino la residenza del settimo Dalai Lama

A Litang(città a 3900 metri sul livello del mare) quando arrivo fa un freddo porco e spira un vento del diavolo: mi reco a mangiare presso un posto che si chiama 成都豆花川菜馆 (Chéngdū dòuhuā chuāncài guǎn), dove presso un altro tavolo ci sono una serie di individui tibetani che sembrano guardarmi in cagnesco (alcuni con cappelli da cowboy) che sembrano usciti da un film di Tarantino, da Reservoir Dogs (‘Le Iene’), per essere precisi.
Il giorno dopo è una bellissima giornata, cielo terso, niente vento, si sta una favola.
Litang è la città che ha dato i natali al settimo Dalai Lama e mi vado a vedere la sua casa natale che è in una sorta di villaggio dove sono collocate anche altre dimore storiche/religiose: anche qui la stessa sensazione di Kangding e cioè che questi non siano posti unicamente per turisti ma posti vissuti dall’etnia tibetana che popola la cittadina (di turisti in realtà non ne ho visto manco uno se non in ostello). Dopo l’omaggio al Dalai Lama, visita al tempio Chöde Gompa (enorme) che si trova alla sommità di una collina alla fine di un villaggio (separato dal resto della città) fatto di case ‘tradizionali’ tibetane: una bella camminata sotto il cielo azzurro e immerso in un’aria pulitissima(e rarefatta visto l’altezza) fino al tempio dove ci sono decide di persone immerse nella preghiera o intente a girare le ruote della fortuna(scherzo, non so come si chiamino) vicino agli stupa che precedono l’ingresso al tempio.

Vista dal tempio Chöde Gompa

Nel tempio stesso c’è una statua enorme del Buddha che si dice sia stata portata a piedi da Lhasa(Tibet). Dalla sommità del tempio si godono viste spettacolari delle montagne circostanti e delle case tradizionali tibetane che precedono l’arrivo al tempio.
Altro giro, altra giostra…nel pomeriggio mi reco in quello che in cinese si chiama ‘pagoda bianca’(白塔) dove ci sono imponenti ruote di preghiera (ecco come si chiamavano! non ruote della fortuna) attorno cui la gente compie i suoi giri rituali: ce ne sono letteralmente a dozzine di queste ruote, due delle quali veramente enormi ed imponenti. E nel cortile che precede l’accesso a queste due route più grandi ci sono delle specie di giacigli dove la gente sembra che faccia delle flessioni (rituale a me sconosciuto).
E..oggi è stato il giorno dello yak…ravioli di yak a pranzo e pezzottoni di yak e patate intinte in salsa di soia a cena 🙂 E tè tibetano con burro a merenda, veramente non male.
In definitiva: Litang è una città a fortissima presenza tibetana, un’aria ancora potenzialmente instabile a causa di rapporti non sempre pacifici con la popolazione cinese di etnia Han.

Carne di yak con patate.

Il ristorante dove ho degustato la carne di yak con patate 😛

Tè tibetano con burro

Uno dei tanti negozi che vendono burro a Litang.

 

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One Response to “Litang (理塘), Sichuan, Cina”

  1. […] giorni ma sarebbe stato uno stress indicibile. La tappa precedente a Yading è stata Litang (http://www.beijingren.biz/?p=663) e per andare da Litang a Yading, com’è consuetudine in questo angolo del mondo, ci si […]

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