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Racconti di viaggi in giro per la Cina (e il mondo) di uno che è rimasto a Pechino troppo tempo…

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Viaggio Cina-Italia via terra: passaggio del confine tra IRAN e IRAQ

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La sera del 7 novembre 2011 parto da Teheran (Iran) diretto in Iraq e per l’esattezza nel kurdistan iracheno , che è l’unica zona dell’Iraq alla quale gli stranieri possono accedere.
Per questa zona dell’Iraq, il Kurdistan, gli stranieri possono ricevere un visto (timbro sul passaporto) al confine e stare per 10 giorni (estendibili).
La serata a Teheran il 7 novembre è fresca(esticazzi) e io mi preparo ad una nottata in pullman, diretto a Urmia (chiamata anche Urumiyeh), nel nord dell’Iran: il pullman giunge a destino alle 5 di mattina, ho un sonno pazzesco e le lenti a contatto con le quali ho dormito per svariate ore nel pullman sono quasi un tutt’uno con gli occhi: ho la vista offuscata quando arrivo a Urmia e soprattutto, con mia enorme sorpresa….nevica! E io ho un freddo pazzesco…..la temperatura quando sono partito da Teheran era intorno ai 15 gradi dio ca’ , mi si sta quasi congelando la punta della brioche.
Comunque, da Urmia prendo un altro pullman per Piranshar, 130 chilometri, circa 2 ore di viaggio.
Una volta arrivato a Piranshar, ho bisogno di fare altre 10Km per arrivare al confine Iran-Iraq e mi era stato detto(letto su qualche forum su Internet) che non ci fossero mezzi di trasporto fino al confine e così decido di prendere un taxi, non senza togliermi dalla testa che sto per prendermi una inculata pazzesca (prezzo assurdo del taxi): fortuna vuole che mentre sono nel taxi per andare al confine cominci a nevicare copiosamente, la strada è ostruita.. e il cristo autista di taxi(senza catene) ritorna da dove era partito e io mi prendo un pullman per la decina di chilometri rimanente, che pago un decimo del costo del taxi e col quale finalmente giungo al confine: a questo punto credo di essere arrivato ma è quì che inizia il calvario….4 ore di attesa (2 al confine iraniano e altre 2 all’arrivo in Iraq)!! In particolare, all’arrivo in Iraq, al punto di confine di Haji Homaran, è un delirio senza eguali, dato dal fatto che ci sono centinaia di persone in attesa di entrare in Iraq e non c’è nessun ordine: tutti che spingono e si ammassano per arrivare prima al gabbiotto dove sarà esaminato il proprio passaporto; ma io, temprato da anni di vita in Cina, e avvezzo a questo tipo di situazioni da folla scomposta e maleducata penso: tzè! dilettanti! e riesco a farmi timbrare il passaporto non perdendo più ore del necessario (ehm). Arrivato finalmente in Iraq, prendo un pullman che mi porta ad Erbil, capitale della regione del Kurdistan iracheno. Arrivo, ma mi accorgo che nessuna delle mie (due) carte sembra funzionare per prelevare nei bancomat di Erbil….ed essendo arrivato in un paese di lingua araba, inizio a bestemmiare tutti i santi in arabo (mi pare logico, no?). Poi, avendo letto (mi pare) sul sito della mia carta di credito cinese un indirizzo dove dovrebbe esserci un bancomat funzionante, decido di prendere un taxi che mi porti a tale indirizzo…il tassista non conosce il posto e quindi mi porta a un centro commerciale (tale majid mall ) intanto il buio è calato, ormai è notte e io sono sfinito da 24 ore di viaggio. Comunque, mi accompagna a tale centro commerciale, vado ai bancomat (4 bancomat) e provo la carta cinese(Unionpay): primo bancomat….non funziona…secondo bancomat….non funziona..terzo bancomat…non funziona…..quarto bancomat..non funziona ….inizio a sudare freddo e intanto decido di provare con la carta Visa sulla quale però non ho molto….al terzo bancomat finalmente la cazzo di carta Visa mi fa ritirare….era un bancocazz della Bank of Baghdad….sia loRdata la banca di baghdad e la Visa…..la notte la passerò in un hotel a caso dove mi porta il tassista…..una stanza con quattro letti (quattro!) che devo pagare tutta (mi dicono che è l’unica disponibile!). Esco, mi vado a fare il kebab di rito e il kebabbaro dopo aver chiesto di dove sono e aver appreso che sono Italiano comincia con le esclamazioni di rito: “Italy”, “Del Piero!” , “Juventus!”, “Ac Milan!”.
Welcome to Iraq, bitch…. ..and (finally) goodnight…zzzzzzzzz…..

 

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One Response to “Viaggio Cina-Italia via terra: passaggio del confine tra IRAN e IRAQ”

  1. […] un travagliato arrivo in Iraq dall’Iran e aver grossomodo dormito mi sveglio a Erbil dove a parte una piazza più o meno piacevole con […]

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