北京人 Běijīng rén

Racconti di viaggi in giro per la Cina (e il mondo) di uno che è rimasto a Pechino troppo tempo…

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Dichiarazione di evoluzione

Quando nel corso dell’evoluzione organica diventa ovvio che un processo di mutazione sta inevitabilmente dissolvendo i legami fisici e neurologici che connettono i membri di una generazione al passato e che li indirizzano inevitabilmente ad assumere tra le specie della Terra la separata e uguale condizione a cui le Leggi della Natura e il Dio della Natura li ha chiamati, un dignitoso interesse per l’armonia delle specie richiede che debbano essere dichiarate le cause della mutazione.

Noi consideriamo queste verità come autoevidenti:
che tutte le specie sono create differenti ma eguali;
che sono dotate, ognuna, di determinati inalienabili diritti;
che tra questi ci sono la Libertà di Vivere, di Crescere, e la Libertà di perseguire la Felicità secondo il proprio stile;
che per proteggere questi diritti dati da Dio le strutture sociali si formano naturalmente, basando la loro autorità sui principi dell’amore di Dio e del rispetto per tutte le forme di vita;
che quando una qualsiasi forma di governo diviene distruttiva della vita, della libertà e dell’armonia è un dovere organico dei membri giovani di quella specie di mutare, di abbandonare, di iniziare una nuova struttura sociale, gettando le sue basi su tali principi e organizzando il suo potere in una forma tale che sembri opportuna per produrre la sicurezza, la felicità e l’armonia di tutti gli esseri senzienti.

La saggezza genetica suggerisce che in realtà le strutture sociali stabilite da lungo tempo non dovrebbero essere abbandonate per frivole ragioni e cause contingenti. L’estasi della mutazione è egualmente bilanciata dal dolore. Concordemente tutta l’esperienza mostra che i membri di una specie sono più disposti a soffrire quando i mali sono sopportabili, piuttosto che abbandonare le forme a cui sono abituati.

Ma quando una lunga catena di abusi e usurpazioni, che perseguono tutti invariabilmente gli stessi scopi distruttivi, compromettono la stessa fabbrica della vita organica e la serena armonia del pianeta, è diritto, è dovere organico quello di abbandonare tali morbide convenzioni e sviluppare nuove amorevoli strutture sociali.

Grande è stata la paziente sopportazione dei popoli amanti della libertà, e grande è oggi la necessità che ci impone di formare nuovi sistemi di governo. La storia degli uomini bianchi, mendaci, menopausali che oggi governano il pianeta terra è una storia di ripetuta violazione delle armoniose leggi di natura, tutte aventi lo scopo diretto di stabilire una tirannia della decadenza materialistica su chi è gentile, amante della pace, giovane, colorato. Per provare questo, lasciamo che i fatti siano sottoposti al giudizio delle generazioni future. Questi vecchi, bianchi governatori hanno mantenuto una guerra continua contro le altre specie di vita, schiavizzando e distruggendo follemente uccelli, pesci, animali e diffondendo uno strato letale di cemento sul soffice corpo della terra.
Essi hanno mantenuto allo stesso modo un continuo stato di guerra tra loro stessi e contro le razze colorate, gli amanti della pace, il gentile, il giovane. Il genocidio è il loro costume.
Essi hanno istituito carestie artificiali, negando alle popolazioni pacifiche il naturale lascito dell’abbondanza della terra e la dote di Dio.
Essi hanno glorificato i valori materiali e degradato lo spirituale.
Essi hanno proclamato la proprietà privata, personale della terra di Dio, guidando con la forza delle armi il gentile nei suoi passaggi sulla terra.
Nella loro avidità hanno creato immigrazione artificiale e barriere doganali, prevenendo il libero movimento delle persone.
Nella loro lussuria per il controllo hanno organizzato sistemi di educazione obbligatoria per opprimere le menti dei bambini e distruggere la saggezza e l’innocenza dei giovani amanti del gioco.
Nella loro lussuria per il potere hanno controllato tutti i mezzi di comunicazione per prevenire il libero diffondersi delle idee e bloccare scambi d’amore fra i gentili.
Nella loro paura hanno istituito grandi plotoni di polizia segreta per spiare la vita privata del pacifico.
Nella loro rabbia hanno costretto il giovane pacifico contro la sua volontà a entrare nei loro eserciti per condurre guerre omicide contro il giovane e gentile di altri paesi.
Nella loro brama hanno fatto della costruzione e vendita di armi la base delle loro economie.
Per profitto hanno inquinato l’aria, i fiumi, i mari.
Nella loro impotenza hanno glorificato l’assassinio, la violenza, e il sesso innaturale nei loro mass media.
Nella loro decadente bramosia hanno organizzato un sistema economico che privilegia i vecchi nei confronti dei giovani.
Essi hanno tentato in ogni modo di imporre una uniformità da robot e di distruggere la diversità, l’individualità, e l’indipendenza di pensiero.
Nella loro avidità hanno istituito sistemi politici che perpetuano il governo dei vecchi e costringono i giovani a scegliere tra un conformismo di plastica e una disperante alienazione.
Essi hanno invaso il privato con ricerche illegali, l’arresto senza motivo, e la vessazione sprezzante.
Essi hanno organizzato un esercito di spie.
Nella loro avidità essi incoraggiano il consumo di catrami mortali e zuccheri e impiegano crudeli e inusuali punizioni per il possesso di acidi e alcaloidi che danno la vita. Non ammettono mai un errore. Strombazzano incessantemente la virtù dell’avidità e della guerra. Nella loro pubblicità e nella loro manipolazione dell’informazione essi fanno un feticcio della appariscente falsità e della pia autoesagerazione. I loro ovvi errori li stimolano solo ad un errore più grande e ad una più rumorosa autoapprovazione.
Essi sono dei seccatori.
Odiano la bellezza.
Odiano il sesso.
Odiano la vita.
Noi li abbiamo periodicamente avvertiti delle loro iniquità e cecità. Abbiamo cercato di farli ridere.
Noi abbiamo profetizzato in dettaglio il terrore che stanno perpetuando. Ma essi sono stati sordi al pianto del povero, all’angoscia del colorato, al roboante scherno del giovane, agli avvertimenti dei loro poeti. Adorando solo potere e denaro, essi ascoltano solo potere a denaro. Ma noi non parleremo più a lungo in questa lingua severa. Noi dobbiamo quindi accettare la necessità genetica, distaccarci dalla loro fredda pazzia e sopportarli d’ora in poi come sopportiamo il resto delle creature di Dio – in armonia, fratelli di vita, nel loro eccesso, nelle loro minacce alla vita.
Noi dunque amanti di Dio, della pace, della vita, del piacere, uomini e donne, che si appellano al Supremo Giudice dell’Universo per la rettitudine delle loro intenzioni, solennemente pubblichiamo e dichiariamo che, in nome e per autorità di tutte le cose senzienti che cercano gentilmente di evolversi in questo pianeta, siamo liberi e indipendenti, e sollevati da tutti i legami con il Governo degli Stati Uniti e con tutti i governi controllati dai menopausali, e che ci raggruppiamo in tribù di compagni che la pensano come noi, reclamiamo completo potere di vivere e muoverci sulla terra, di ottenere sostentamento con le nostre mani e menti, nello stile che ci sembra sacro, e di compiere tutte quelle Cose a Atti che gli Uomini Liberi e le Donne Libere possono compiere per diritto, senza interferire con gli stessi diritti di altre specie e gruppi.

Timothy Leary (cerca “Timothy Leary” su Google)

libri interessanti(ma alcuni introvabili in italiano perchè fuori stampa da anni):
-La gaia cosmologia. Avventure nella chimica della coscienza di Alan W. Watts, Astrolabio 1980
-LSD: la droga che dilata la coscienza di David Solomon, Feltrinelli 1964
-Le porte della percezione di Aldous Huxley, Mondadori 2002 (all’interno dello stesso volume Paradiso e inferno di Aldous Huxley).

 

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