北京人 Běijīng rén

Racconti di viaggi in giro per la Cina (e il mondo) di uno che è rimasto a Pechino troppo tempo…

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Fiducia…


<< Sto cercando di trovare le parole, ho bisogno di parole
Parole convincenti, parole penetranti,
che ti fanno un buco in testa e che poi lasciano frammenti in ogni dove>> ...
<<parole…coscienti che farebbero più effetto un po’ di missili anticarro e che in sostanza
parliamo per parlare >>

Questi sono dei versi di una canzone degli Al Mukawama e descrivono perfettamente il senso di impotenza di fronte al muro dell’incomprensione di chi non vuole sentire o Vedere ( con la V maiuscola, inteso nel senso di “prendere coscienza”, “rendersi conto”).
A me , IN GENERE(che significa “nella maggior parte dei casi” ), da un senso di fastidio quasi fisico il leggere blog o comunque cose che possono sembrare una sorta di “diario on-line” o per meglio dire “sfogo online”…mi da fastidio perchè non sopporto che pensieri o sensazioni intime (personali) vengano date in pasto a un pubblico indefinito ed eterogeneo quale può essere quello di Internet.
In realtà non mi piace (anche se non posso dire di non essere attratto dallo “sbiriciare”) non solo perchè mi da la sensazione che chi lo possa leggere sia attratto a farlo da un senso del morboso (dal quale non mi ritengo immune) ma anche perchè sono convinto ( e si badi bene che per me “essere convinto” non significa che sono certo di quella cosa, ma solo che NEL MOMENTO in cui lo penso ne sono convinto) che le parole date in pasto al cyberspazio (come si usava chiamare Internet negli anni 90 ) siano rese, già di per se vuote, estremamente banali e prive di un vero senso.
Internet, e in particolare i propri SENTIMENTI(la maledizione del genere umano), appiattisce e svuota tutto di significato e qualcosa di personale letto su un “diario on-line” diventa un diversivo insano a cui dar luogo tra un emoticon su messenger e un tag su facebook.
Detto ciò…passiamo a scrivere di un mio morboso, insano, vuoto, inutile e banale “sfogo on-line”…il tema è: “la fiducia” (tempo di svolgimento: 35 minuti…ehm no…il tempo era una reminescenza dei compiti in classe al liceo): dicevo…..facciamo una piccola premessa: la fiducia si acquisisce nel tempo e nel ricorrere di alcuni episodi che si ripetono in un determinato arco temporale e che danno conferma del fatto che una persona sia o meno degna di fiducia…quello che accade però e che alcuni episodi visti o percepiti come ” episodi chiave” possano in realtà nascondere altro…possano trasmettere insomma degli input distorti…e la distorsione è dovuta a chi percepisce quegli input, o anche al fatto che le circostanze facciano sembrare una tal cosa in un tale modo. E un ripetersi di determinati “input distorti” nel tempo contribuisce a far calare la fiducia in qualcosa o qualcuno.
Diverso è il caso di una persona per la quale non si è avuto il tempo o il modo (o tutt’e due) di capire se sia o meno degna di fiducia o magari l’accordare fiducia a qualcuno senza conoscerlo veramente……….
ma queste sono appunto solo PAROLE….e dopo aver scritto la “piccola premessa” mi è passata pure la voglia di scrivere quello che volevo scrivere.
Sono tornato da poco, è stata una bella settimana e ora però ho mal di testa e un vago senso di nausea allo stomaco….forse una dormita mi farà bene….ma forse anche no….
in tutti i casi FUCK THE WORLD.

 

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