北京人 Běijīng rén

Racconti di viaggi in giro per la Cina (e il mondo) di uno che è rimasto a Pechino troppo tempo…

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Viaggio Cina-Italia via terra, IRAN: Isfahan








Dopo tanto Couchsurfing e altrettanti alberghetti da 4 soldi, a Isfahan dormo in un ostello, un posto per backpackers insomma. Ora è il 17 febbraio 2013 (e sono a Pechino) ed essendo passati 1 anno e 3 mesi(e mezzo) da quando sono passato per Isfahan la memoria vacilla: per farla breve non ricordo un cazzo (o quasi).
Ricordo che c’era una piazza enorme nel centro cittadino: Imam Square, superata in grandezza solo da piazza Tiananmen a Pechino; con una differenza essenziale: Tiananmen è una mattonaia, un enorme distesa di mattoni insignificante, mentre questa piazza dell’Imam (che un tempo era adibita al gioco del polo) è un posto piacevole, pieno di fontane enormi (come si può vedere dalla seconda foto di questo post), prati, alberi e fiori.
Sulla piazza, circondata da un porticato a più archi veramente superbo, si affacciano splendidi monumenti, costruiti nel primo Seicento, come la Moschea dell’Imam, la Moschea dello sceicco Lotfollah e il palazzo di Ali Qapu.
L’altra grande cosa da vedere a Isfahan è la Jameh Mosque (in italiano “Moschea del Venerdì”): ogni città iraniana ha la sua “moschea del venerdì”, e questa è la moschea principale di Isfahan.Come si può vedere dalla settima foto di questo post la moschea è davvero spettacolare, imponente. Una delle cose che ricordo e che mi ha colpito di più di questa moschea è il fatto che era completamente deserta: in giro per gli altri posti del medio-oriente (a parte il venerdì) le moschee erano abbastanza vuote, ma quì a parte un paio di persone non c’è veramente NESSUNO. C’è un silenzio e una tranquillità rotta solo dal rumore delle ali degli uccelli che la sorvolano a ritmi regolari, in stormi, forse diretti in posti più caldi visto l’arrivo imminente dell’inverno.
Sulla strada del ritorno dalla Moschea Jameh noto:
1. cantiere ENORME, a cielo aperto, per la costruzione della metropolitana: uno scavo profondo e larghissimo e tutto contornato da cartelli gialli con scritte del tipo “is not Allah the supreme judge on the day of judgement?”
2. posto dove ci sono tante galline nelle gabbie che snarnazzano e dal quale esce un tipo in bicicletta con delle uova (come si può vedere dall’ultima foto di questo post).

Isfahan (anche pronunciata Esfahan): VERY NIIIIICE 🙂

Altre mie foto di Isfahan (e Kashan, due ore a nord di Isfahan, una città famosa per i suoi giardini), a questo link:
https://picasaweb.google.com/110690272846847369745/IRANIsfahanKashan

 

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