北京人 Běijīng rén

Racconti di viaggi in giro per la Cina (e il mondo) di uno che è rimasto a Pechino troppo tempo…

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la psiche: cronache di una notte con la coscienza espansa.

prima che svanisca tutto..

cosa scrivere esattamente ?

Verso le 8 di sera, cena….eravamo ancora sul pianeta terra….nel pianeta delle scimmie. Normale serata a wudaokou, il posto nella parte nord-est della città di Pechino (Cina) dove la mattina, appena svegli, stranieri di tutto il mondo si appropinquano nelle università di questa cittadina-satellite di wudaokou per seguire i loro corsi di lingua cinese (o fingere di farlo) o di altre discipline universitarie e durante la notte dei weekend (e non solo) abbassano il loro livello di coscienza con bevande alcoliche nella speranza di rimuovere tutti gli ostacoli che si frappongono tra loro e l’effimero piacere di una scopata che possa appagare il loro (il nostro…) istinto di scimmie che la biologia ci dice che dobbiamo usare per riprodurci e perpretare questo bellissimo e bruttissimo mondo.  L’alcol abbassa il livello di coscienza al di sotto del normale livello di veglia (appena sopra il livello di sonno), rimuovendo la sovrastruttura umana e riducendo le persone a scimmie, facendo vedere la gente per quello che è: gente bisognosa di cibo, accoppiamento, sonno, socialità, comunicazione, pisciare, cagare (questo è tutto quello di cui la gente ha bisogno, nient’altro. ) Davvero nient’altro… anche se ovviamente sono gli opperli, soprattutto gli opperli associati alla socialità in tutti i suoi aspetti (amore, amicizia…), che riempiono la vita.

E questo è fin troppo chiaro con alcune tecniche per l’espansione della coscienza. Tecniche che espandono la coscienza a un livello superiore,  al di sopra del “normale” livello di veglia. Queste tecniche sono conosciute in altre parti del mondo da millenni e sono da sempre l’anello di connessione di noi scimmie evolute con l’infinito, il nostro unico ancoraggio all’infinito che circonda il nostro pianeta. Il cervello umano non è nient’altro che un computer con il dono della coscienza di se. Un computer potentissimo che durante la vita quotidiana usiamo solo per una piccolissima parte e che con alcune tecniche di abbassamento della coscienza( come l’alcol) usiamo ancora meno.

Il viaggio verso una coscienza più espansa, verso una maggiore consapevolezza di se e del mondo è iniziato intorno alla mezzanotte. E (per chi lo sa) gli effetti di base sono sempre gli stessi: quando la coscienza inizia ad espandersi e a perdere il suo livello quotidiano, il risveglio dal sonno dello stato di veglia che si esperisce tutti i giorni avviene,  la “visione” delle connessioni che legano le altre scimmie umane tra di loro, la visione delle loro paure, delle loro gioie, delle loro grandezze, delle loro meschinità è finalmente visibile in maniera più chiara.

Verso l’una di notte questo cominciava ad essere chiaro e poco dopo, preso atto di cio’, decidiamo di uscire perchè qualcuno voleva comprare del succo di arancia e delle sigarette ….e il sogno lucido è iniziato (please look on Google for “sogno lucido”): sulla strada per il Seven Eleven ( guarda: http://en.wikipedia.org/wiki/7-Eleven#China)  e tutto intorno il seven eleven (dove dovevamo andare per comprare sigarette e succo di arancia) c’erano tutte le scimmie intente nelle loro minuzie del sabato sera: bere alcol, abbassare il livello di coscienza e accoppiarsi come cani, gatti e tutti gli altri esseri viventi fanno. La differenza tra noi e loro era abissale….eravamo come degli DEI  e loro erano stupide bestie intente a rimuovere gli ostacoli e raggiungere l’obiettivo di spargere il proprio liquido seminale e creare altri animali.

La frase della nottata è stata <<Bang the chick, dodge the spears.>> (please look at this video from 2:15 minute: http://www.youtube.com/watch?v=WmNFqJNJJOc )  che significa letteralmente “sbattiti la troietta, schiva le frecce” ed era quello che vedevamo intorno a noi: gente schivare gli ostacoli per chiavare.

Era come guardare un film , bastava guardare un gruppo di gente e seguirne i dialoghi e i movimenti …l’unica cosa che ci mancava era una comoda poltrona e dei popcorn!! :)) cazzo!! altro che Sky Cinema 🙂 Abbiamo visto tutti questi animali con i vestiti, animali che guidavano le macchine o che vendevano roba arrostita ad altri animali della tribù. E’ stata una sensazione…che non si può descrivere. La gente fuori al Sensation (famosa discoteca di Wudaokou, Pechino) agiva perchè la propria animalità la portava li’ ma non sembravano contenti, o forse erano solo superificialmente contenti per la maggior parte, persi nelle loro paure appena appena lucidate da un aura di falsa felicità donata dall’alcol.  Era un atmosfera di estremo degrado quella che abbiamo visto tra il Sensation e il Seven Eleven quella notte. Ed era come un sogno lucido per l’appunto, un sogno dove tutto quello che vuoi accade, perchè tutto cio che vuoi è li’, è nella tua testa e le cose basta volerle ed essere convinti di volerle per ottenerle. Il problema sono i falsi desideri, le cose che la società ci ha addestrati a volere per appagare i desideri e la fame di potere di pochi oligarchi, capi di governo o capitani di industrie. Questa gente sa cosa vuole e schiavizza e soggioga tutte le altre scimmie umane per raggiungere i propri desideri. Ma è gente triste. Perchè è gente che non ha capito che l’unica felicità è quella che si raggiunge con lo spegnimento di qualsiasi desiderio….perchè desiderio significa tristezza, perchè una volta raggiunto quel desiderio la felicità non dura che un istante e poi il processo mentale che ci fa correre dietro a qualche altro illusorio bisogno ricomincia. La gente si fa troppi problemi e non si rende conto che questo pianeta (e tutti gli altri pianeti abitati che ci saranno sicuramente in qualche parte dell’universo) è bellissimo e che la vita è un miracolo.  Il mondo è insensato, senza alcun senso e bellissimo. E non abbiamo bisogno di niente….abbiamo già tutto….basta guardarsi dentro: e per fare ciò ci vogliono anni di meditazione o semplicemente usare delle scorciatoie, le stesse scorciatoie che abbiamo usato noi in quella notte di maggio del 2011 a Pechino.

La mente diventa un attrezzo estremamente potente e affilato e tutto ciò che è intorno può essere compreso, le cose sono finalmente chiare: finalmente si scopre la dolorosa (per alcune persone) verità circa le istituzioni con cui ci identifichiamo, il vedere al di là delle mistificazioni tribali, di perdere ogni illusione circa i nostri doveri verso la società e abbandonare falsi bisogni .

GENTE: SVEGLIATEVI CAZZO!!!

La cosa più brutta e deludente però è che una volta atterrati di nuovo in questa società, in questo mondo, il cervello perde la sua capacità di VEDERE e si addomenta di nuovo…ritorna ai suoi falsi bisogni, alle sue piccolezze, alla sua meschinità incapace di vedere ciò che dovrebbe essere evidente sempre. Ma questo non accade subito…le sensazioni dell’espansione di coscienza sono ancora ben vivide qualche ora dopo e lo stupore per ciò che si è visto e esperito è un buon supplemento, un buon “pungolo” per rendere la coscienza addormentata un po’ meno cieca. Anche se poi quando ancora un giorno trascorre si torna quasi del tutto al normale stato. Quasi: perchè il ricordo di ciò che si è vissuto permane e si è in qualche modo consapevoli che viviamo in una mondo di ciechi, dove i falsi bisogni trionfano, semplicemnte perchè la gente è incapace di percepire, perchè il loro (il nostro) cervello non è abbastanza addestrato.

ecco quello che la gente fa di solito….(da 2:10 minuti del video)

 

Puoi lasciare un commento, o un insulto se ti fa più piacere.

2 Responses to “la psiche: cronache di una notte con la coscienza espansa.”

  1. ParkaDude ha detto:

    Sto elaborando anche io.

  2. anDo ha detto:

    beh io piu’ che elaborare ho scritto quello che mi veniva di getto ma mi sono accorto dopo di aver tralasciato un sacco di cose.

    e mi sono accorto anche del fatto che se non hai provato l’esperienza in prima persona puo’ sembrare che siano cose banali: il problema e’ la comunicazione ma una cosa del genere e’ ben poco comunicabile.

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